Andrea Sattin: dopo gli studi alberghieri si avvicina al mondo del sociale scegliendo un percorso universitario in scienze dell’educazione. Interrotti gli studi e dopo diverse esperienze professionali nel campo della grafica e del web, ispirato dal libro di Gramellini “L’ultima riga delle favole”, inizia il suo percorso introspettivo. Incontra così il counseling relazionale. Attualmente svolge part-time il ruolo di affidatario diurno di minori e frequenta il primo anno di formazione in Counseling Relazionale presso l’ Istituto Artemisia.
“Tutto nasce da una domanda di una compagna durante un laboratorio sulla difficoltà di incontrare persone e il come fosse possibile che venissero verso un counselor; bene quello che posso dire e che ho detto a lei e al gruppo in base al mio vissuto, è che basta parlare del proprio percorso.
Può sembrare una frase fatta e una semplificazione, ma a me è successo proprio così!
Le prime persone che mi si sono avvicinate, conoscenti e non, in cerca di un aiuto, l’hanno fatto senza sbandieramenti, nè biglietti da visita, nè tantomeno pubblicità di vario genere da parte mia; hanno notato dei cambiamenti in me in base a come interagivo con loro.
La bellezza è che tutto questo non era voluto, ma bensì naturale e spontaneo. Quando mi hanno chiesto cosa avessi fatto, semplicemente ho raccontato loro come il Counseling Relazionale mi ha cambiato diventando un tutt’uno con me stesso al punto che non si decide se usare il counseling e come usarlo, ma esce fuori da dentro, dalla naturale tua essenza che hai raggiunto e che è ancora in cammino, in crescita. Le persone notano questa bellezza, se ne accorgono tramite un linguaggio universale di percezioni ed empatia e vogliono saperne di più avvicinandosi in maniera naturale, quasi in punta di piedi, ma assolutamente colpite dagli effetti benefici di questo percorso di vita.”
Andrea Sattin
