Tesi di Diploma Artemisia – di E.G.
E cos’è? Un’analisi, un interrogativo, una scoperta? E che ne so!! Però so che oltre nel non essere chiaro nel comunicare, perché non so filtrare i pensieri, incasinandomi nelle decisioni, così che imparando nel respirare ed immergendomi nel silenzio sono emerse le motivazioni per vivere senza, o almeno provando, rimanere troppo arenato al passato.
E’ iniziato così: sala consiliare in comune, un’amica cara mi ha invitato perché lei aveva già sentito e forse pure io avrei potuto, poi compare lei, carina! e se la mente non mente, con un vestitino lilla.
Nella presentazione del corso dove poter creare una nuova figura professionale mi sono sentito toccato: counselor/consolatore! Perfetto!! Io arrivo nel momento più difficile per chi resta e studiando acquisirei le leggi per dominare e guidare questo momento…fantastico! …macchè!!!
Sono diventato il mio primo cliente ed il primo caso umano, con un fardello di introietti sui quali mi ero creato un sacco di convinzioni, che si basavano sull’educazione di un vissuto, fatto sicuramente con amore, ma pur sempre carico del singolo vissuto.
Mi occupo di quel momento della vita dove chi arriva lo fa nell’interesse della famiglia, e al tempo stesso, per ognuno diviene un singolo momento a sé, dove prestare la massima attenzione per un tempo che non si può doppiare e che se gestito superficialmente lascia ferite indelebili…poter conoscere poche semplici regole per sostenere chi ti viene incontro, a parer mio, mi avrebbe sofferto una possibilità in più per aiutare, limitando le possibilità di errore, in un tempo così ristretto, e rendere l’inevitabile unico e confortante.
Ok…fantastico…posso salvare il mondo! No!! …quello da capire ed aiutare ero proprio io…!
Un fardello di doveri che assolutamente non potevo lasciar andare, così ciò che facevo era pilotato da sempre da quel senso e che il medesimo ne regolava una costante sete che diveniva costante di insuccesso.
Iniziamo! Tutto nuovo! Persino un gruppo di persone col quale condividere il percorso. Curioso per me dato che dalla scuola di cui non avevo inteso l’importanza dell studio, ma avevo arreso l’arte del copiare. Nel lavoro ho lavorato nel commercio, ho commerciato e con gli affetti ho pagato, perché amare è ascolto che diviene interpretazione di uno stato d’animo, che si presenta per ciò che potrebbe essere, ma che si modifica in funzione di chi lo ascolta, perché pur riconoscendomi in molti racconti, io sono differente.
Nella scuola ho provato decine di emozioni condivise che hanno modificato il mio modo di approcciarmi senza prima giudicare, ma semplicemente prendendone atto.
Nel primo colloquio ho compreso che se la strega, con una sola domanda, è in grado di farti crollare un decennio di convinzioni, la magia esiste nell’attimo che tutto crolla e va riscritto!
Mi ha accolto, mi ha sorretto facendomi sentire perfetto, così che dopo le difficoltà lavorative e le delusioni amorose, nel percorso dell’elencare i lutti che mi si erano susseguiti, nel domandarmi: ma che ti manca? bbham!! mi è crollato il mondo! Sì, quel mondo tipo confort che ti crei cercando di colmare il vuoto facendo qualsiasi cosa per essere impegnato e non pensare, fai tue tutte le teorie del paradiso perché là nulla si perde, persino le donne che ti fanno impazzire diventano sorgente di ispirazione al ben-essere!
Peccato che laddove si crea un vuoto, il vuoto resta, così che quando scegli di riempire, oltre che prendere atto, devi indirizzarti nel soddisfare il bisogno e non la mancanza per paura che si ripresenti.
Su questo principio, oggi, quando mi si chiede se col tempo passa, io sorridendo dico “no…però se sarai attento ad ascoltare ciò che si presenta, non ci permetterai di farti male”
Ogni cosa al posto giusto e con il proprio peso.
Pretesa-Lamentela-Accusa sono diventate le mie compagne di viaggio, perché nel presentarsi come un campanello, indicano gli ostacoli sul percorso e non la soluzione.
Sapete cosa è cambiato oggi? Niente che non voglia…la malinconia del passato non l’ho fatta guarire del tutto, la paura degli insuccessi è ancora viva nei bilanci, ma… oggi sono più veloce nell’incassare, perché il counselor non dà soluzioni, ma interrogativi, così la risposta diviene il cambiamento.
Negare, comprendere, accettare e riconoscere diviene il metodo, oggi l’ho imparato!
Ho ancora tanto da completare ed apprendere, ma da un video di Mauro Scardovelli dove indicava come fonte di guarigione la comprensione di ciò che siamo, comprendere le debolezze, ascoltare il respiro, il battito ed il calore che ci pervade quando ci si fa del bene, a questo aggiungo grazie Ari e grazie a tutti voi per non essere stati avari nel condividere. La conoscenza forma. grazie