Il 27 settembre, alle ore 18.00, Arianna Garrone condurrà, come facilitatrice, un gruppo sul tema del significato della morte nel corso della vita.
Oltre che essere trainer counselor e direttrice dell’istituto Artemisia, Arianna Garrone è la coordinatrice e supervisore dei gruppi AMA della Fondazione Fabretti.Negli anni ha formato vari facilitatori e counselor che, sempre il 27 settembre, saranno presenti e condurranno altri gruppi: Maria Teresa Cravero, Marina Michelon e Federico Boero.
I numerosi partecipanti saranno suddivisi in piccoli gruppi, con l’intento di riproporre i Death Café, nati in terra anglosassone. Si crea così l’occasione per riflettere insieme sulla morte e sul morire, per provare a comprendere in che modo la morte possa fare parte della vita. Sono momenti di limpida condivisione in un’atmosfera informale, in cui tabù e rimozioni cedono il posto alla convivialità e a una leggerezza che non è superficialità, ma consapevolezza che essere mortali è quanto di più umano ci sia: qualcosa che riguarda tutti e rende tutti uguali.
Questo evento nasce in quanto oggi la risposta pubblica al morire continua a dividersi tra silenzio e sensazionalismo, perché distogliere gli occhi dalla morte sembra sempre la cosa più sensata. Ma se così sensata non fosse? Oggi la morte ha smesso di fare parte della vita, è vero, ma non è tardi per tornare a interrogarsi sul suo sconfinato mistero.
L’evento nasce grazie a varie collaborazioni, anche con la Fondazione Fabretti e l’Ordine Psicologi Piemonte.