C’erano una volta un re e una regina che da molto tempo desideravano la nascita di un figlio.
E un giorno il loro desiderio fu esaudito.
La mamma con il suo bambino era sempre autorevole ma mai autoritaria, dolce e accogliente in ogni occasione.
E il bimbo sempre sorridente in ogni situazione…
E tutti vissero felici e contenti!
Beh… non è proprio così che è andata, anche se in questo modo me l’ero idealizzata…
E infatti avvenne che dopo aver tanto atteso quel bambino, l’insicurezza fece capolino
e per paura dell’errore, misi in ciò che facevo molta testa e poco cuore…
seguivo ogni regola con grande attenzione e la rabbia del mio bimbo cresceva con pari determinazione…
e in questo modo avevo costruito, mattone dopo mattone, un muro che creava dolore e confusione…
Voci tutt’intorno aumentavano il rumore… così sono i bambini, è normale, è ingestibile, fai così, non fare così… se lo fai fare ora, poi non cambia più…
Vedevo poca luce lungo il mio cammino… L’abito da mamma mi stava un po’ strettino…
ma per quanto fosse molto buio e, per quanto non vedessi niente, la rabbia del mio bimbo si vedeva chiaramente…
E così cercai risposte nella psicologia, nella pedagogia, nella filosofia…
e cercavo di intuire,….. come potevo capire quel che con la voce lui non mi poteva dire?
Non mi arrendevo certo e non mi mancava l’inventiva,come mai non avevo pensato prima ad una strada alternativa?
Ed ecco che chiesi aiuto alla Saggia Sorridente, naturopata mia amica che mi ascoltò attentamente.
“Cara Amica, mi puoi aiutare a capire quel che con la voce lui non può dire?”.
“Sei da tempo in cerca di una risposta, ma va cercata dalla parte opposta…
Per ciò che con la voce non può dire il tuo bambino, ho avuto risposta con il pendolino:
lui è tanto arrabbiato con te perché non lo ami per quello che è,
a lui mancano l’amore e il calore che solo la sua mamma può dare…
Se segui solo regole e precetti, non trovi altro che difetti… Riaccendi la luce dentro di te e poi la strada la vedrai da sola..”
Quelle parole mi colpirono al cuore, ero io la causa del mio dolore?
E precisa come una freccia, un senso di gratitudine in me fece breccia.
Guardai il mio bambino e lo vidi per davvero e nel sentirsi visto cambiò il mondo intero!
Ora non vi dirò che tutto in un attimo è cambiato, ma un nuovo cammino era stato tracciato…
Capii il senso profondo della sua rabbia che aveva liberato me e lui dalla gabbia.
Ed ho compreso che torna quell’atteggiamento quando perdo di vista il giusto orientamento.
E da otto anni, se mi muovo in modo maldestro,
mi ricorda la strada: è il mio Maestro.
Aurora Roberto – Counselor