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a supporto del counselor – scheda di presentazione
di Marco M. corsista di Artemisia

L’affinità di coppia non è un qualcosa che capita e basta, ma nasce da una scelta profonda e dal desiderio di voler imparare ad amare l’altro. Spesso, anche quando si cura la relazione e si donano profonde attenzioni al partner, egli potrebbe non sentirsi ugualmente amato.

Questa frustrazione può portare a conclusioni errate, come credere che il partner sia incontentabile o che l’affinità sia venuta meno. La verità, come spiegato dal dott. Gary Chapman, è che non basta impegnarsi ad amare l’altro, ma bisogna anche fare attenzione a parlare il suo linguaggio d’amore.

La motivazione alla base della teoria dei Linguaggi dell’Amore

Il dottor Gary Chapman, consulente matrimoniale con anni di esperienza nel settore, ha individuato una problematica ricorrente nelle coppie in crisi: la difficoltà nel comunicare il proprio amore e nel riconoscere l’amore espresso dal partner. Chapman ha notato che ogni individuo esprime e percepisce l’amore in un modo tanto specifico da sembrare un linguaggio a sé stante. Il problema sorge quando i due partner, pur amandosi, parlano linguaggi diversi senza rendersene conto. È come giocare al “telefono senza fili”: le buone intenzioni di comunicare “amore” possono portare a messaggi distorti se il linguaggio usato non è quello compreso dal destinatario. Pertanto, Chapman ha sviluppato la sua teoria per aiutare le coppie a superare queste barriere comunicative e a sentirsi veramente amate.

I 5 linguaggi dell’Amore

Quali sono questi 5 Linguaggi che usiamo ogni giorno per comunicare amore?

Chapman ha identificato cinque modi diversi con cui si comunica l’amore. Ogni persona ha spesso un linguaggio principale verso cui ha più predisposizione, e che la fa sentire davvero amata quando viene utilizzato. Comprendere sia il proprio linguaggio primario che quello del partner è fondamentale per evitare frustrazioni e costruire una solida affinità di coppia.

Ecco i cinque linguaggi:

  • Parole di Rassicurazione (Riconoscimento e apprezzamento): Le persone che parlano questo linguaggio si sentono amate soprattutto quando ricevono sostegno, incoraggiamento e apprezzamento verbale. Per loro, le parole parlano più delle azioni. Frasi come complimenti, espressioni di orgoglio (“sono orgoglioso di te”), messaggi o lettere d’amore sono il modo più efficace per farli sentire stimati e apprezzati. Chi usa questo linguaggio per esprimere amore può vantarsi del proprio partner o dedicargli lodi.
    • Esempio: Dire al partner “sei bellissimo/a”, “hai fatto un ottimo lavoro”, o “ti apprezzo per quello che hai fatto”, “Che buon pranzetto che hai cucinato”, “Sei stata/o brava/o in questa situazione”.
    • La parola d’ordine è: ti Riconosco, vedo il tuo valore, la tua bellezza e ti faccio da specchio mostrandotela
  • Momenti Speciali (Tempo di Qualità): Questo linguaggio riguarda il dedicare tempo di qualità al proprio partner con una presenza totale. Non è sufficiente la presenza fisica se la mente è altrove; è necessaria una piena disponibilità e attenzione. L’obiettivo è sentirsi completamente accolti e profondamente capiti, creando momenti specifici dedicati solo alla coppia per parlare e connettersi. Il “cosa” si fa è spesso secondario rispetto alla piena presenza e alla connessione profonda.
    • Esempio: Fare una gita, una cenetta romantica, una passeggiata nel bosco, guardare un film insieme sotto le coperte, o semplicemente sedersi e parlare senza distrazioni.
    • La parola d’ordine è: piena presenza di fronte all’altro: ci sono, qui, al 100% con te.
  • I Doni (Ricevere Regali): Le persone che comunicano con questo linguaggio scambiano amore attraverso la concretezza della materia. Non importa la dimensione o il valore del dono; ciò che conta è il dono in sé, perché rappresenta il tempo, la creatività e l’amore che una persona investe in un oggetto fisico. Per chi parla questo linguaggio, un regalo, anche piccolo, significa “tu sei importante per me, desidero che tu sia felice e che riceva ogni mia attenzione”.
    • Esempio: Regalare un piccolo oggetto, anche “insignificante agli occhi di molti”, che dimostri un pensiero, come un fiore colto, una calamita da viaggio o un souvenir.
    • La parola d’ordine è: la tua vita è un dono tangibile, grazie che sei al mio fianco.
  • I Gesti di Servizio (Sostegno pratico): Chi parla questo linguaggio è predisposto ad aiutare con una collaborazione pratica. Non si tratta necessariamente di gesti eroici; anche le azioni più piccole e semplici diventano “gesta epiche”. Per queste persone, sollevare il partner dalle incombenze stressanti della vita è il modo più genuino di dimostrare amore.
    • Esempio: Cambiare una lampadina, buttare la spazzatura, cucinare una cena speciale, fare benzina per il partner, pulire casa o mettere a letto i figli.
    • La parola d’ordine è: ti supporto, ti aiuto facendo qualcosa a tuo beneficio che possa sostenerti e aiutarti nel concreto
  • Il Contatto Fisico (Intimità dei corpi, connessione): L’ultimo linguaggio si concentra sulla tenerezza e la vicinanza fisica. La persona si sente amata attraverso carezze, baci, abbracci, coccole e il semplice tenersi per mano. È attraverso la vicinanza fisica che la persona si sente amata; un abbraccio o un po’ di tenerezza possono ricostruire l’alleanza dopo un litigio o recuperare energie dopo una giornata estenuante. La mancanza di contatto fisico può far sentire queste persone rifiutate e non amate.
    • Esempio: Abbracciare il partner, baciarlo, prenderlo per mano, o una coccola inaspettata.
    • La parola d’ordine è: connessione fisica, non siamo distinti, siamo un Una cosa sola e con il linguaggio della tenerezza possiamo riconnetterci e ricordarci che siamo Uno.

 

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